L’arrivo di Lewis Hamilton in Ferrari aveva acceso l’entusiasmo dei tifosi e alimentato la speranza di un ritorno alla vittoria per la Scuderia. Ma dopo le prime cinque gare del 2025, la realtà si è rivelata ben più complessa. Il campione britannico sta attraversando una fase di adattamento più difficile del previsto, sia alla monoposto che all’ambiente tecnico e sportivo di Maranello.
La SF-25: una vettura che non perdona
Hamilton ha parlato apertamente delle difficoltà con la SF-25, definendola una macchina “poco comunicativa”. Il feedback dai freni è stato uno dei principali ostacoli: Hamilton, noto per il suo stile di guida raffinato in staccata, ha trovato scarsa confidenza con il sistema frenante e con l’equilibrio dell’auto in inserimento di curva.
In particolare, la macchina tende a sottosterzare nelle curve a media e alta velocità, impedendogli di impostare traiettorie aggressive, e questo ha influito direttamente sulla sua capacità di estrarre prestazione pura soprattutto in qualifica.
Le gare: pochi punti, tanti interrogativi
Ecco un riassunto dei momenti chiave delle prime gare:
- GP del Bahrain: Nonostante un passo gara discreto, Hamilton ha chiuso 5°, faticando nei primi giri a causa di un avvio cauto e della gestione delle gomme.
- GP d’Arabia Saudita: Gara frustrante. Mentre Leclerc saliva sul podio, Hamilton restava nelle retrovie della top 10, lamentando problemi di bilanciamento in curva 13 e 27. La differenza tra i due compagni è stata notevole sia in qualifica che in gara.
- GP d’Australia: Il weekend peggiore della stagione finora. Hamilton è apparso in costante difficoltà nelle libere e in qualifica, e ha chiuso appena in decima posizione dopo aver lottato con l’Aston Martin di Stroll e la Visa Cash App RB di Tsunoda.
- GP di Cina (Sprint e Gara): Luce e ombra. Hamilton ha dominato la Sprint Race sul bagnato, dimostrando classe pura, ma in gara è arrivata una beffa: squalifica per fondo irregolare, che ha cancellato ogni punto conquistato.
- GP del Giappone: Ancora un settimo posto, con un ritmo costante ma mai brillante. La Ferrari ha sofferto nella gestione delle gomme anteriori, e Hamilton è sembrato rassegnato in team radio a una gara “di contenimento”.
Mentalità vincente, ma frustrazione crescente
A livello mentale, Hamilton ha mantenuto un atteggiamento positivo davanti ai media, ma nei team radio e nelle interviste si percepisce una certa frustrazione latente. Le sue dichiarazioni hanno fatto eco alla sua esperienza in Mercedes 2022, quando si trovava a guidare una vettura incapace di esprimere tutto il suo potenziale. Ora, in Ferrari, la storia rischia di ripetersi.
Il confronto interno: Leclerc padrone di casa
Charles Leclerc ha finora avuto la meglio sul compagno in tutte le qualifiche e in quasi tutte le gare. La sua conoscenza della squadra e della macchina lo pone in vantaggio, e il monegasco ha saputo ottenere risultati più solidi con lo stesso pacchetto tecnico. Questo sta mettendo in evidenza quanto la curva d’apprendimento di Hamilton sia ripida.
Sviluppi in arrivo e speranze future
Il team ha dichiarato che i principali aggiornamenti arriveranno a Imola e poi a Miami, dove si spera di introdurre nuove soluzioni aerodinamiche per migliorare la stabilità in curva e il carico posteriore. Hamilton sarà fondamentale nel validare questi sviluppi, ma il tempo stringe, e il calendario non perdona.