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Haas F1
Haas Ocon Bearman

Driver Line-Up 2025 Esteban Ocon-Ollie Bearman

Haas F1 Team: Storia di un Sogno Americano in Formula 1

Il Haas F1 Team rappresenta un capitolo unico nella storia recente della Formula 1, essendo il primo costruttore completamente americano a competere nel campionato mondiale da decenni. Fondato dall’imprenditore Gene Haas, già noto nel motorsport statunitense come co-proprietario del team Stewart-Haas Racing nella NASCAR Cup Series, il team ha portato una ventata di novità e un modello di business peculiare nel paddock.

Le Origini e la Fondazione (Prima del 2016)

Gene Haas, fondatore e proprietario della Haas Automation, una delle più grandi aziende produttrici di macchine utensili al mondo, coltivava da tempo l’ambizione di entrare in Formula 1. L’idea era quella di sfruttare la piattaforma globale della F1 per promuovere il marchio Haas Automation a livello internazionale.

Nel 2014, la FIA aprì le candidature per nuovi team. Haas colse l’opportunità e la sua richiesta fu accettata nell’aprile dello stesso anno, con l’intenzione iniziale di debuttare nel 2015. Tuttavia, saggiamente, il team decise di posticipare l’ingresso al 2016 per prepararsi al meglio.

La chiave della strategia di Haas fu un approccio innovativo (e talvolta discusso): sfruttare al massimo le regole sulle “listed parts” (componenti che un team deve progettare da sé) e acquistare tutto il resto da fornitori esterni. Questo portò a una stretta partnership tecnica con la Ferrari, che fornì motori, trasmissioni e altri componenti non listati, e con la Dallara, azienda italiana leader nella progettazione e costruzione di telai da corsa, che si occupò della realizzazione del telaio. La sede operativa europea fu stabilita a Banbury, nel Regno Unito (nella vecchia factory della Marussia), mentre la sede principale rimase a Kannapolis, North Carolina, accanto alla struttura NASCAR. Guenther Steiner, figura di esperienza nel motorsport (Jaguar, Red Bull), fu nominato Team Principal, diventando presto un volto iconico del team.

Il Debutto Esplosivo (2016)

Il debutto nel Campionato del Mondo 2016 fu a dir poco sensazionale. Con la vettura VF-16 (VF sta per “Very First”) e i piloti Romain Grosjean ed Esteban Gutiérrez, il team sorprese tutti. Grosjean concluse il Gran Premio d’Australia, gara inaugurale, al sesto posto, seguito da un incredibile quinto posto nel successivo GP del Bahrain. Mai un team completamente nuovo aveva ottenuto risultati simili al debutto nell’era moderna della F1. La stagione proseguì con altri piazzamenti a punti, concludendosi con un ottimo ottavo posto nel campionato costruttori.

Consolidamento e Apice (2017-2018)

Nel 2017, Kevin Magnussen sostituì Gutiérrez al fianco di Grosjean. Il team confermò l’ottavo posto tra i costruttori, dimostrando solidità. Il vero culmine arrivò nel 2018. La VF-18 si rivelò una vettura molto competitiva, spesso la migliore del “centrocampo”. Nonostante alcuni errori dei piloti e problemi di affidabilità, il team lottò costantemente per i punti e conquistò un eccellente quinto posto nel campionato costruttori, il miglior risultato della sua storia fino ad oggi.

Anni Difficili e Controversie (2019-2021)

Il 2019 segnò l’inizio di un periodo difficile. La partnership con il nuovo title sponsor, Rich Energy, si rivelò problematica e si concluse bruscamente a metà stagione tra varie controversie. La vettura VF-19 soffrì di problemi aerodinamici cronici, faticando a far funzionare correttamente le gomme e perdendo competitività rispetto all’anno precedente. Il team scese al nono posto.

Il 2020 fu ancora più complicato, con una VF-20 poco competitiva e ulteriormente penalizzata dalla power unit Ferrari meno performante. Grosjean e Magnussen raccolsero solo pochi punti. La stagione fu segnata anche dal terrificante incidente di Grosjean in Bahrain, dal quale uscì miracolosamente con ferite relativamente lievi, un testamento agli standard di sicurezza moderni della F1.

Per il 2021, Haas prese una decisione drastica: ingaggiò due piloti esordienti, Mick Schumacher (figlio del leggendario Michael) e Nikita Mazepin, supportato economicamente dalla Uralkali, azienda del padre Dmitry Mazepin. Il team dichiarò apertamente che non avrebbe sviluppato la vettura VF-21 (essenzialmente la VF-20 aggiornata) per concentrare tutte le risorse sul cambio regolamentare del 2022. La stagione fu estremamente difficile, con il team costantemente relegato in fondo alla griglia e senza conquistare punti.

La Ripresa e i Cambiamenti Recenti (2022-Presente)

Il 2022 iniziò con uno scossone: a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina, Haas interruppe immediatamente la partnership con Uralkali e il contratto di Nikita Mazepin. A sorpresa, richiamò Kevin Magnussen per affiancare Mick Schumacher. La nuova vettura, la VF-22, nata sotto i nuovi regolamenti tecnici, si dimostrò un netto passo avanti. Magnussen ottenne un incredibile quinto posto nella gara inaugurale in Bahrain e addirittura la prima pole position nella storia del team (e sua personale) nella Sprint Race del GP del Brasile. Il team concluse la stagione all’ottavo posto.

Nonostante il miglioramento, Mick Schumacher non fu confermato per il 2023 e fu sostituito dal veterano Nico Hülkenberg, che tornava a tempo pieno in F1. La coppia Hülkenberg-Magnussen portò esperienza, ma la VF-23 si rivelò molto performante in qualifica e meno in gara, a causa di un’eccessiva usura degli pneumatici. Il team scivolò nuovamente all’ultimo posto (decimo) tra i costruttori.

Questo risultato deludente portò a un cambiamento significativo all’inizio del 2024: Guenther Steiner, team principal sin dalla fondazione, lasciò la squadra. Al suo posto fu promosso Ayao Komatsu, precedentemente Direttore dell’Ingegneria. Gene Haas indicò la necessità di un approccio più tecnico e ingegneristico alla guida del team per migliorare le performance in pista. Sotto la guida di Komatsu e con il nuovo sponsor MoneyGram, il team sta affrontando la stagione 2024 e la presente stagione 2025, cercando di risalire la china nel competitivo centrocampo della F1, mantenendo la coppia di piloti Hülkenberg-Magnussen per il 2024 e continuando con Magnussen affiancato dal giovane Oliver Bearman per il 2025.

Filosofia

La storia di Haas in F1 è quella di un team che ha osato entrare nell’arena più competitiva del motorsport con un modello operativo snello e dipendente da partnership strategiche. Hanno vissuto momenti di grande successo iniziale, seguiti da periodi di difficoltà legati a problemi tecnici e controversie esterne. Nonostante gli alti e bassi, il team ha dimostrato resilienza, rimanendo una presenza fissa sulla griglia e continuando a rappresentare il sogno americano in Formula 1, ora sotto una nuova guida tecnica che cerca di ottimizzare le risorse disponibili per tornare a competere stabilmente per i punti.