Max Verstappen ha conquistato la pole position per il Gran Premio di Miami con un giro da 1:26.204, precedendo di 65 millesimi Lando Norris su McLaren e di 0,067 secondi il giovane Kimi Antonelli su Mercedes. Per Verstappen si tratta della seconda pole consecutiva a Miami e della terza in questo avvio di campionato. Il resto della top 10 è stato completato da Oscar Piastri (4°), George Russell (5°), Carlos Sainz (6°), Alex Albon (7°), Charles Leclerc (8°), Esteban Ocon (9°) e Yuki Tsunoda (10°).
Nonostante le condizioni variabili dopo la pioggia del mattino e la pista in rapido miglioramento, nessun pilota è riuscito finora a trasformare la pole a Miami in vittoria, un dato curioso che alimenta l’attesa per la gara di domenica.
Analisi delle difficoltà della Ferrari
- Posizioni in griglia
Carlos Sainz ha chiuso davanti alle Ferrari in sesta posizione, Charles Leclerc in ottava, risultati ben al di sotto delle aspettative per il team di Maranello. - Reazioni dei piloti
Lewis Hamilton, in prestito alla Ferrari per questa stagione, ha definito la qualifica “una delle più difficili finora”, dichiarando di dover “pregare” per trovare miglioramenti e di aver fatto “di tutto” senza riuscire a salvare nemmeno il Q2.
Caratteristiche tecniche e mancanze evidenziate
- Mancanza di agilità nei tratti a bassa velocità
Leclerc ha spiegato di aver “massimizzato il potenziale” della SF-25, ma che la vettura “non ha abbastanza performance soprattutto nelle curve lente, dove i Williams hanno dimostrato di essere più veloci”. - Instabilità e problemi ai freni
Hamilton ha aggiunto che la monoposto soffre di “problemi con i freni” e di “instabilità generale”, difficoltà che si traducono in un’aderenza variabile e in un’usura irregolare delle gomme. - Inconsistenza e errori di assetto
La Ferrari “continua a mostrare una preoccupante inconsistenza”, con Leclerc ottavo nonostante un giro che giudica “buono”, segno che modifiche di setup e sviluppo non hanno ancora prodotto vantaggi.
Confronto con le concorrenti
- Williams e altri team di media classifica
Alex Albon su Williams ha ottenuto la settima posizione, dimostrando che “sul giro secco siamo dietro anche a squadre che solo pochi mesi fa consideravamo rivali più deboli” secondo Hamilton. - Strategie mancanti di sviluppo
Hamilton ha lanciato un appello al muretto Ferrari: “Serve urgentemente un pacchetto di aggiornamenti, altrimenti rimarremo indietro”.
La qualifica a Miami ha evidenziato come la SF-25 – pur promettente in linea teorica – fatichi a tradurre le prestazioni in tempi competitivi, soprattutto per quanto riguarda il grip nelle curve lente e la stabilità sotto frenata. Con due gare casalinghe all’orizzonte, a Imola e Monza, la Ferrari è chiamata a rispondere con aggiornamenti significativi sul fronte aerodinamico e meccanico. Solo così potrà sperare di tornare a competere stabilmente per le posizioni di vertice, riducendo il gap da Red Bull e McLaren fin dall’inizio del weekend di gara.