Luci spente, Regole Spente? La Partenza, lo Scontro, l’Incidente

Allo spegnimento dei semafori, la tensione è esplosa in pista. Oscar Piastri, scattato dalla seconda casella, ha avuto uno spunto migliore rispetto al poleman Max Verstappen. L’australiano della McLaren si è affiancato all’interno del pilota Red Bull in approccio alla stretta chicane di Curva 1/2. Verstappen, determinato a difendere la posizione, ha tagliato la chicane passando sulla via di fuga per mantenere il comando. La reazione di Piastri via radio è stata immediata e inequivocabile: “Deve restituirmi la posizione, ero davanti” , aggiungendo poi: “Una volta che mi sono messo all’interno, non sarei uscito da curva 1 in seconda posizione”. Dal canto suo, Verstappen ha comunicato al muretto Red Bull: “Mi ha spinto fuori, non c’era intenzione da parte sua di fare quella curva”.  

La Direzione Gara ha subito messo sotto investigazione l’incidente e, dopo pochi giri, è arrivato il verdetto che avrebbe cambiato le sorti della gara: cinque secondi di penalità per Max Verstappen per aver lasciato il tracciato e tratto un vantaggio duraturo. La risposta via radio di un frustrato Verstappen non si è fatta attendere: “Beh, questo è f*****amente adorabile”. Questa penalità non è stata una semplice aggiunta di tempo; ha rappresentato un punto di svolta fondamentale, alterando la leadership e, di fatto, spianando la strada alla vittoria di Piastri. La decisione ha inevitabilmente riacceso il dibattito sulla consistenza delle decisioni dei commissari, soprattutto se confrontata con la penalità di dieci secondi inflitta più tardi a Liam Lawson per un’infrazione simile (lasciare il tracciato e ottenere un vantaggio). Perché una differenza così marcata nella sanzione per episodi apparentemente analoghi? Questa discrepanza alimenta le discussioni tra gli appassionati e mette sotto esame l’applicazione del regolamento.  

Mentre i leader lottavano, nelle retrovie si consumava un altro dramma. Alla Curva 4, sempre nel corso del primo giro, Pierre Gasly (Alpine), partito nono, e Yuki Tsunoda (Red Bull), partito ottavo, sono entrati in collisione. Tsunoda ha colpito la posteriore sinistra della Alpine di Gasly mentre quest’ultimo tentava un sorpasso all’esterno. Entrambe le vetture sono finite in testacoda contro le barriere. Gasly è stato costretto al ritiro immediato, mentre Tsunoda, dopo essere riuscito a ripartire, è dovuto rientrare ai box per ritirarsi a causa dei danni riportati.  

L’incidente e i detriti lasciati in pista hanno reso inevitabile l’ingresso della Safety Car. Questo ha immediatamente rimescolato le carte: Lando Norris, ad esempio, ha guadagnato due posizioni salendo dalla decima all’ottava, mentre alcuni piloti come Jack Doohan (Alpine), Esteban Ocon (Haas) e Gabriel Bortoleto (Kick Sauber) hanno approfittato della neutralizzazione per effettuare una sosta anticipata e montare gomme Hard, optando per una strategia alternativa. Per la Red Bull, il primo giro si è trasformato in un incubo : la penalità inflitta al pilota di punta e il ritiro del secondo pilota, che aveva ottenuto un’ottima ottava posizione in qualifica, hanno rappresentato un doppio colpo durissimo, mettendo immediatamente il team in difficoltà nella lotta per il Campionato Costruttori e costringendo tutti i team a ricalibrare le proprie strategie in funzione della Safety Car.  

Strategia, Passo Gara e Sorpassi – Lo Svolgimento della Gara

Alla ripartenza dopo il periodo di Safety Car, Verstappen è riuscito a mantenere la testa della corsa davanti a Piastri, mentre entrambi gestivano le loro gomme Medium (la scelta più probabile per i piloti di testa, in contrasto con Norris). La gara è entrata in una fase di gestione, con i piloti che cercavano di preservare gli pneumatici in attesa della finestra per il pit stop.  

La fase delle soste ai box è stata cruciale. Piastri è stato il primo dei leader a fermarsi, intorno al giro 19/20 , mettendo pressione su Verstappen. L’olandese ha risposto un paio di giri più tardi (giro 21/22). Durante la sua sosta, Verstappen ha scontato i cinque secondi di penalità e, come previsto, è rientrato in pista alle spalle della McLaren di Piastri. Poco dopo il suo rientro, Piastri si è reso protagonista di un bel sorpasso su Lewis Hamilton, che non si era ancora fermato.  

Nel frattempo, Lando Norris stava mettendo in atto la sua strategia alternativa. Partito con gomme Hard , è rimasto in pista mentre i leader effettuavano le loro soste, ereditando così la testa della corsa. Risalendo dalla decima posizione, Norris ha inanellato una serie di sorpassi, superando prima Sainz e poi ingaggiando un bel duello con Hamilton, riuscendo infine a passarlo. La sua scelta strategica, resa quasi obbligata dalla posizione di partenza arretrata , si è rivelata efficace. Partire con le Hard era una scommessa sulla durabilità degli pneumatici e sulla possibile neutralizzazione della gara. Sebbene la Safety Car iniziale non lo abbia costretto a fermarsi, ha compattato il gruppo. La McLaren ha gestito perfettamente la situazione, permettendo a Norris di condurre la gara per diversi giri e recuperare posizioni preziose. Questo ha dimostrato la flessibilità strategica del team di Woking e la fiducia nella gestione degli pneumatici della propria vettura, anche con le mescole più morbide del 2025. La sua rimonta culminata al quarto posto e il giro più veloce della gara (ottenuto nel finale con gomme Medium ) hanno ulteriormente sottolineato il potenziale della monoposto. Norris si è fermato per la sua sosta al giro 35, montando gomme Medium e rientrando in quinta posizione, prima di superare Russell.  

Charles Leclerc, partito quarto , ha disputato una gara solida e intelligente. Ha allungato il suo primo stint con le gomme Medium, dimostrando un’ottima gestione degli pneumatici. Dopo la sua sosta, è rientrato in pista e ha sferrato l’attacco decisivo a George Russell al giro 38, conquistando la terza posizione. Nel finale, è riuscito a difendersi dal ritorno di Norris, assicurandosi il suo primo podio della stagione 2025.  

La lotta a centro gruppo è stata altrettanto avvincente. La Williams ha vissuto un weekend eccellente, portando entrambe le vetture a punti. Carlos Sainz Jr. ha trasformato la sesta posizione in griglia in un ottavo posto finale, mentre Alex Albon è risalito dall’undicesima alla nona piazza. Isack Hadjar, con la Racing Bulls, ha conquistato l’ultimo punto disponibile chiudendo decimo, dopo aver tenuto dietro Albon nelle fasi iniziali. Meno fortunato il suo compagno di squadra, Liam Lawson: l’altro pilota Racing Bulls è stato penalizzato di dieci secondi per aver lasciato il tracciato e tratto vantaggio durante un duello con Jack Doohan (Alpine) , chiudendo così dodicesimo. Fernando Alonso (Aston Martin) ha concluso undicesimo, rimanendo ancora a secco di punti in questo inizio di stagione.  

Bandiera a Scacchi

Dopo 50 giri tiratissimi sul filo dei muretti, Oscar Piastri ha tagliato il traguardo per primo, conquistando la vittoria nel Gran Premio dell’Arabia Saudita 2025. Il margine sul secondo classificato, Max Verstappen, è stato di circa 2.8 secondi. Per l’australiano si è trattato della terza vittoria stagionale su cinque gare e della seconda consecutiva dopo il successo in Bahrain. A completare la zona punti, dietro ai primi cinque, troviamo quindi Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) in sesta posizione, Lewis Hamilton (Ferrari) settimo, la coppia Williams con Carlos Sainz Jr. ottavo e Alex Albon nono, e Isack Hadjar (Racing Bulls) decimo. Il punto addizionale per il giro più veloce è andato a Lando Norris.

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By F1WithMattia🚥

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